Cucina Fitoterapia

Insalata di girasoli

La mia famiglia ha questo modo di fare un po’ raffazzonato.
Dal modo di relazionarsi, a quello di informarsi a quello della cucina.

Si raccolgono erbe selvatiche un po’ così, come capita. Perché ‘gli antichi’ hanno insegnato così. Tutte le rosette sono girasoli. Si mangia tutto.

E poi sono arrivata io. Maniacale da far paura, che pesa tutto al grammo. E che raccoglie Taraxacum officinale, non girasoli. Che pesantezza d’animo, lo so.
Però, la cultura non può sostituire l’esperienza, quindi quando usciamo a cercare girasoli io non trovo NIENTE, mentre mia madre torna a casa con le buste piene. Non c’ho l’occhio allenato. Vero è che mi perdo tra le varie specie vegetali, scartabellando i libricini che mi porto dietro per scoprire se pure quella pianta si mangia.
Ma insomma, a colpo d’occhio è chiaro che per me non è un gesto spontaneo, perché, anche se me l’hanno insegnato da piccola, comunque non ho un praticello dietro casa da cui attingere e la maggior parte del tempo io acquisto i miei vegetali.
Spero intensamente che il giorno in cui mi sarà molto più facile raccogliere arrivi presto. E nel frattempo lavoro intensamente affinché ciò accada e affinché non mi intossichi, quindi studio. Studio tantissimo e fortissimo. Non sarò mai una persona approssimativa e raffazzonata.

Sono ancora nel mood crudismo quindi continuo con le mie megainsalatone.
Visto che il tarassaco è ancora giovane e tenerello e non tanto amaro, ho deciso di comporre un’insalata.

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Ho lavato una manciata di cavoletti di Bruxelles, li ho tagliati a metà e poi affettati finemente e li ho messi a marinare in un succo di agrumi (per me metà arancia e metà limone) con peperoncino poco piccante in polvere. Nel frattempo ho sciacquato le rosette di tarassaco e le ho affettate grossolanamente.
Ho mescolato tutto insieme e ho condito con delle nocciole tritate con il coltello, spicchietti di arancia (se la mangiate con la buccia sceglietele bio) e un pizzico d’origano secco.
Se lo usate anche un filo d’olio e un pizzico di sale.

I sapori forti del tarassaco ed in particolare dei cavoletti sono mitigati dalla dolcezza dell’arancia e delle nocciole. Anche lasciata marinare una mezzora rimane un’insalata molto croccante, soprattutto se non usate l’olio, e i sapori si mescolano bene. Un mix perfetto per queste settimane di transizione tra l’inverno e la primavera.
Per un pasto unico si può unire una buona testa di insalata verde, e magari può essere ulteriormente arricchita da qualche pratolina o qualche altra foglietta di salvia dei prati, carota selvatica, finocchietto, che a breve dovrebbero spuntare.

Inoltre il tarassaco è perfetto per la depurazione del corpo dalle tossine ed è un ottimo diuretico (alcuni nomi tradizionali, italiani e stranieri, infatti sono pissenlit o piscialletto).

Con questa ricetta partecipo al giveaway della meravigliosa Cucina Selvatica!C’è tanto da imparare sulle erbe spontanee, quindi per iniziare i lavori visitate il sito!!

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4 Comments

  • Reply
    Daria
    15 Marzo 2015 at 21:34

    Mi piace moltissimo come hai composto questa insalata… stanno spuntando anche qui le piantine di tasarassaco, voglio provarlo in questa versione!

    • Reply
      Cristina
      15 Marzo 2015 at 22:10

      grazie mille Daria <3
      qui ha fatto caldissimo (non riuscivo a mangiare al parco per le temperature troppo alte) e ha spinto la crescita vegetativa...ora piove di nuovo, quindi credo che tra un paio di settimane avrò un nuovo raccolto 😉

  • Reply
    Anna&Ipa&Silo
    18 Marzo 2015 at 22:44

    <3 sai che ti stavo aspettando, vero? Ma anche che non davo per scontato trovassi il tempo e i toni..Grazie di cuore!

    • Reply
      Cristina
      18 Marzo 2015 at 22:49

      sìsì tempo lo trovo, devo solo aspettare il bel tempo!
      spero in un’ottima primavera per altre ricette <3
      un bacio a voi

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