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Barrette Penetranti

Barrette Penetranti

Barrette Penetranti

Ho fatto una zozzata, lo so.

Programmo le cose, questa ricetta è nelle bozze da…boh…mesi credo. Solo che poi si accavalla tutto, esami, lezioni, orto, pane. Ma la scusa che ha rimandato questa ricetta è stata: ma chi cavolo se li mangia poi?Mica posso ingurgitarmi tutto quello zucchero!A quanto pare invece sì 🙂

Ho preparato delle barrette piccole, della serie che “ne prendo solo uno perché sono a dieta” e te lo spari intero in bocca e poi ne prendi a manate e ne ingurgiti 40mila.
Ci sono molti prodotti in vendita di questo tipo e molti di questi stanno anche nella dispensa di una mia cara amica che vive in Abruzzo. Le avevo promesso una dedica e le avevo promesso dei biscotti con una forma particolare. Mi immagino il suo commento “oooooh grazie, però quando ne avevamo parlato avevamo deciso per una forma ed un nome diversi”.
Dovevo dedicarle qualcosa a) perché mi ha spinta (anche con maniere rudi 🙂 ) a iniziare un blog, b) perché ha sempre dimostrato la sua fiducia in me e nelle mie potenzialità e c) perché almeno su questo blog c’è qualcosa che mangia pure lei. Oltretutto è stata l’unica a non avermi MAI fatto storie sulla mia alimentazione.

  • 300g di farina 00 + eventualmente qualche cucchiaio se l’impasto risultasse troppo morbido
  • 50g di latte vegetale
  • 150g di olio
  • 3 cucchiai di malto/sciroppo di riso, grano, mais
  • 4 cucchiaio di fiocchi d’avena
  • sale
  • 1l di latte vegetale (io ho usato quello di soia autoprodotto)
  • 300g di zucchero
  • una punta di cucchiaino di bicarbonato
  • 25g di olio
  • essenza di vaniglia
  • cioccolato fondente qb

Per prima cosa ho preparato il latte condensato. Poi ho preparato la base, prima montando latte e olio e poi impastando tutti gli ingredienti della base. Ho cotto in forno a 180°C per circa 15 minuti.

Una volta cotta la base biscotto si prepara la crema caramellosa. Ho messo in un pentolino il latte condensato, l’olio e la vaniglia e si lascia stringere finché non sarà tutto ben amalgamato e cremoso. Ho lasciato raffreddare un paio di minuti la crema prima di versarla sulla base e poi ho rovesciato questa goduria caramellosa sul biscotto (che è rimasto nello stampo). Si lascia solidificare bene, non in frigorifero perché c’è troppa umidità e il caramello ne risentirebbe. Una volta che il tutto è freddo si può pensare al cioccolato. Io l’ho fatto sciogliere a bagnomaria da solo. A questo punto o lo si rovescia sul caramello oppure si prende la base biscottata e caramellata, la si taglia a quadretti o barrette e si immergono nel cioccolato, poggiando poi su carta forno per far solidificare. Anche in questo caso meglio non in frigo.

Optando per l’immersione dei quadretti o delle barrette si otterrà un effetto molto simile ai Twix o ai Mars, non so che differenza ci sia, quelle barrette sono un po’ tutte uguali. C’è stata una forte polemica fino a poco tempo fa, perché la Mars Inc. (che fa Mars, Twix, Bounty) a quanto pare conduceva test sugli animali. La PeTA ha lanciato subito un sito per la raccolta firme (che ora è terminata). Ho cercato sul web notizie ma non so come si sia conclusa la faccenda. Comunque sia io i prodotti Mars non li acquisto, anche perché ho ottenuto quasi lo stesso effetto con meno ingredienti, tutti di origine vegetale (non sono sani per la mega quantità di zucchero nel latte ocndensato).

Con questa ricetta partecipo al Contest Come Quelli Comprati (anche se i cibi casalinghi sono nettamente migliori di quelli industriali, proprio perché INDUSTRIALI, quindi senza manine che controllano la consistenza dell’impasto o che assaggiano la crema).

Infine bisogna cercare un dentista. E bravo anche.

AGGIORNAMENTO 17/03/12: la base si può fare tranquillamente senza latte. Si mescola la farina con i fiocchi d’avena e lo sciroppo di cereali e si aggiungono 120g di olio. Io aggiungo un bel pizzico di sale perché mi piace il contrasto salatino della base e dolcissimo del caramello. SI impasta tutto e si mette nello stampo e poi in forno.

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