Falafel di Cicerchia
Falafel di Cicerchia
Avevo questo pacco di cicerchia da tempo in dispensa. Me lo regalarono Angelo e Simona tempo fa, cicerchia derivante direttamente dal parco della Majella. L’ho ammollata una giornata intera (bastano anche 6 ore, ma poi mi sono persa lungo la via) cambiando l’acqua almeno una volta.
Metà del legume è andata in vellutata, cotta nell’acqua di cottura dei broccoli (era già salata), ho aggiunto un po’ le rimanenze delle verdure che avevo in casa, come faccio sempre, quindi gambi di vari vegetali, foglie rimaste da sole. Ho insaporito tutto con un bel ramo di rosmarino, foglie di alloro (da mettere SEMPRE nella cottura dei legumi), peperoncino fresco e ho lasciato cuocere finché tutto è diventato tenero. Ho frullato tutto col frullatore a immersione e ho condito con un filo d’olio.
Il resto è andata in tipo falafel. Ebbene sì, ho ricominciato a friggere.
Ho frullato bene la cicerchia ammollata con aglio, rosmarino in polvere, semi (che poi sono frutti 🙂 ) di finocchietto selvatico (raccolto in proprio) e sale. Ho aggiunto della farina di ceci fino ad avere un composto appiccicoso e ho lasciato riposare qualche ora in frigorifero. Ho formato i falafel e li ho fritti ad immersione in olio caldo. Intanto ho cotto a vapore delle rape e lessato delle cime di rapa (mi piace il sapone che hanno 😀 ): le rape le ho fatte a pezzetti e le ho schiacciate con la forchetta (non sono patate, non verranno a purè) e le ho condite con succo di limone come se non ci fosse un domani e del gomasio (sesamo bianco e nero e fiori) della meravigliosa Annalisa. Le cime di rapa volendo si possono ripassare un padella, io spesso ho poca voglia di usare pentolame vario, quindi opto per una lessatura e condimento con succo di limone a volontà.
Non ho messo olio da nessuna parte visto che già c’è il fritto che accompagna.
Ho voluto dare un sapore mediterraneo al falafel, che di solito conosce cumino e coriandolo (entrambi polveri che adoro). In più il limone, con il suo sapore bello acidulo, dà molta freschezza, considerando l’unto del fritto e i sapori molto caldi dei tuberi e delle foglie.
Visto che mi perdo nelle cose, ringrazio Welda per il tag natalizio, che ormai è passato 🙂
La mia lista di desideri è
_ libri come se non ci fosse un domani, magari usati, magari con delle note a margine, preferibilmente manuali
_ tempo e spazio fisico e mentale
_ un essiccatore
Con tutto questo potrei decisamente essere una persona felice 🙂
Dott.sa Cristina Mondello - Biologa Nutrizionista