L.M.A. (Liliaceae Mon Amour)

L.M.A. (Liliaceae Mon Amour)
La famiglia delle Liliacee (o Liliaceae in latino) è la mia preferita. A questa famiglia vegetale appartengono la cipolla, l’aglio, il porro, l’erba cipollina, lo scalogno.
Il mio amore folle verso queste pianticelle è innegabile. Tant’è che mi piace molto far colazione con un bel pezzo di focaccia alle cipolle.
E con un bel pezzo di focaccia alle cipolle è cominciata la mia ultima giornata del 2011 e per non rompere il bell’incantesimo ho deciso di continuare la tradizione con una torta salata ai porri. Forse loro sono i miei preferiti in assoluto. E li ho pure piantati nel mio orticello, quindi non posso non voler loro bene.
Ho preparato una base con
- 120-130g di farina di grano tenero 0
- 30g di fioretto (farina di granturco a grana molto molto molto fine)
- 25g d’olio di semi di girasole
- un pizzico di sale
- un pizzico di semi di finocchio
- acqua qb
Ho impastato tutti gli ingredienti aggiungendo acqua poco alla volta. Ho impastato bene lavorando su un piano. Ho voluto aggiungere un tocco aromatico, cioè il finocchio, per dare uno sprint in più al gusto, per dare profumo, per dare freschezza e soprattutto per aiutare la digestione 🙂 forse però avrei dovuto pestarli per ottenere un effetto più diffuso. A me il finocchio non piace, l’ho sempre detestato, però ammetto che dà un ottimo profumo e insieme ad alcuni ingredienti è perfetto. E questo è il caso del porro. Comunque non rimane predominante, si sente se si mastica un semino, ma il sapore si mescola. Ho lasciato la pallotta a riposare mentre preparavo la besciamella.
- 2Cucchiai di farina
- noce moscata qb
- sale qb
- 250g di latte vegetale
- 2Cucchiai d’olio
Preparo la besciamella seguendo la ricetta di Yari, che trovo molto valida e molto leggera. Metto gli ingredienti solidi sul fuoco, scaldo tutto e aggiungo latte a temperatura ambiente poco alla volta. Sbatto bene con una frusta (perché è ovvio che si formino grumi, ma per ora a me sono sempre spariti tutti nel tmepo di mescolanza sul fuoco) fino a quando non si addensa. A volte la cuocio di più (se mi serve per gratinare ad esempio) a volte di meno (se deve stare in forno, come per le lasagne). Stavolta l’ho lasciata molto morbida, ho spento il fuoco e ho aggiunto l’olio. Mentre la pasta riposa e la besciamella si raffredda e insaporisce ho preparato i porri.
- 2 porri medi comprensivi di parte verde
- olio
- sale
- pepe nero
- tofu affumicato
Ho affettato i porri, tagliando finemente la parte verde. Ho messo quest’ultima in padella con un filo d’olio e ho cominciato la cottura. Dopo qualche minuto si può unire la restante parte, più tenera, e si prosegue la cottura fino ad appassimento. A questo punto si prepara il ripieno unendo la besciamella e il tofu affumicato grattugiato grossolanamente. Si aggiusta di sale e pepe. In questo caso ho messo il tofu affumicato, mi concedo qualche acquisto “fuori dagli schemi” ogni tanto e il tofu è uno di questi. mi piace tantissimo. Ne avevo un pezzo che mi chiedeva pietà in frigo, ma si può unire quello che si vuole secondo me.
Mentre il ripieno riposa ho steso la pasta molto finemente e ho rivestito una teglia unta d’olio. Ho bucherellato la pasta, ho versato il ripieno, l’ho livellato e ho coperto con la pasta avanzata. Ho bucherellato anche lo strato superiore. Mi è avanzata un pezzo di pasta e così, presa dall’ispirazione ho fatto delle foglioline e ho decorato la superficie. Con il resto ho fatto uno strudel salato al radicchio.
Ho cotto la torta a 200°C fino a doratura. Per rendere la superficie più lucida si può spennellare tutto con olio.
Dott.sa Cristina Mondello - Biologa Nutrizionista