La Solita Polenta
La Solita Polenta
Ho imparato questa ricetta da mia mamma che, a sua volta, l’ha imparata da sua zia: polenta al finocchietto selvatico, che io ho poi ho condito con una salsina porri e funghi.
Come sempre non ho dosi reali, faccio tutto un po’ a caso, però poi stranamente le cose mi riescono.
Ho lessato il finocchietto nell’acqua, poi per avere un sapore più delicato si cambia l’acqua e la si porta a bollore con il finocchietto, altrimenti per avere un sapore forte si può preparare la polenta direttamente nell’acqua di cottura del finocchio. Io ho preferito una via di mezzo, cioè metà acqua di cottura e metà acqua “nuova”.
Una volta portata a bollore l’acqua con il finocchietto l’ho salata e ho aggiunto la farina di granturco. Ho usato una farina acquistata da contadini di Barge, in provincia di Cuneo (non sono andata fino a Barge per 2kg di farina, li ho incontrati al mercato a Torino), metà integrale e metà raffinata. Mentre la polenta cuoce (ci vorrà un’oretta e sì, ho girato, ma non sempre ossessivamente) ho preparato una salsina d’accompagnamento. Avevo in frigorifero la parte verde dei porri (mica la butto), l’ho affettata e l’ho stufata, poi ho aggiunto i funghi (avevo dei Pleurotus) puliti e tagliati a striscioline e ho fatto soffriggere un po’. Ho sciolto in una ciotolina un cucchiaio di crema di riso integrale (cioè del riso integrale sfarinato e cotto a vapore. Si può usare benissimo della farina o della fecola o altro tipo di amido) in qualche cucchiaio d’acqua. Ho aggiunto al soffritto acqua, sale, peperoncino, un pinch (=un pizzico) si sale e la crema di riso. Ho portato a bollore. La salsa è pronta quando la consistenza piace, quindi può essere più liquida o più densa a seconda dei gusti.
Ho servito la polenta inondata di salsina e ci ho spolverato sopra del lievito alimentare.
Dott.sa Cristina Mondello - Biologa Nutrizionista