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Pallottine dolci di pesto

Pallottine dolci di pesto

Pallottine dolci di pesto

Le barbabietole.
Mia mamma ha sempre provato a farmele mangiare, perché mi diceva che migliorano la circolazione sanguigna. Però se una cosa non ti piace non ti piace e basta. Soprattutto se non vuoi fartela piacere.

Poi però è uscito l’altro mio lato caratteriale, quello testardo, quello che deve per forza fare una cosa. E così ho comprato una barbabietola, perché sapevo che faceva bene. E l’ho mangiata per lo stesso motivo. Beh non mi è piaciuta tantissimo, ma col tempo ho sperimentato nuove ricette e nuovi abbinamenti e ora non vedo l’ora di trovarle sul banco del mercato per potermele mangiare.
Solitamente le mangio crude in insalata condite con olio, sale e limone. E mi piacciono molto!

Ma di ricette ne avevo già pubblicate due, qui e qui.

Stavolta presento una pasta. Come ho già detto la barbabietola mi piace cruda, così ho pensato di preparare un pesto. Però la barbabietola è anche molto dolce, quindi ci ho abbinato i porri, per smorzare la dolcezza.

Pallottine Dolci di Pesto Blog Cucina 001

Pallottine Dolci di Pesto Blog Cucina 002

Ho messo a bollire abbondante acqua che poi ho salato. Intanto Ho affettato mezzo porro compresa la parte verde e l’ho messo a stufare in una padella con un filo d’olio e acqua. Intanto ho pelato un pezzo di barbabietola e l’ho frullata. Ho tostato dei semi di sesamo e li ho uniti alla barbabietola e ho rifrullato. Ho unito olio qb per aiutarmi ad avere un composto omogeneo. Ho lessato la pasta (della buona pasta, magari integrale, io ne avevo più) con metodo della cottura passiva e gli ultimi 3 minuti l’ho fatta insaporire nella padella dei porri che intanto ho salato. Ho unito qualche cucchiaio d’acqua di cottura della pasta e ho fatto ben mantecare. Ho spento il fuoco e ho aggiunto la crema di barbabietola qb.

Pallottine Dolci di Pesto Blog Cucina 003

Ho unito altra acqua (poca alla volta) e ho mescolato bene. Io poi ho aggiunto qualche goccia di succo di limone, perché ormai non riesco a staccarmene, ne sono totalmente dipendente.

E poi: vi avanza della crema di barbabietola?Beh io ci ho fatto dei dolcetti.
Quando ho frullato tutto mi sono dimenticata di mettere il sale (come al solito). Anche con la presenza dell’olio d’oliva il composto rimaneva molto dolce (merito delle fantastiche barbabietole). Così ho unito un pochino di cacao amaro (consiglio di non esagerare per non perdere il colore e il sapore), ci ho fatto delle pallottoline che ho ricoperto di granella di nocciole, semi di papavero e granella di pistacchi.

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Eventualmente si può aggiungere un gocciolino di malto sia per aggiustare il sapore (che con il cacao un po’ diventa amaro) che la consistenza.
A questo proposito consiglio di NON unire acqua mentre si frulla la barbabietola, altrimenti il composto diventa acquoso e difficile poi da modellare. L’olio va benissimo perché emulsiona tutto, anche qualche seme di sesamo rimarrà intatto (o almeno così è successo nel mio frullatorino vecchiotto).

Non sono dei veri e propri dolcetti, però è uno sfizio da fine pasto. Io essendo viziata 😉 voglio un dolcetto a fine di ogni pasto, per finire in dolcezza 🙂 .
E queste pallottine non sono eccessivamente dolci ma sono comunque buone e sfiziose per la presenza della frutta secca e semi oleosi 🙂

E non mi venite a dire che i semi oleosi sono grassi e poi vi abbuffate di formaggi e pancetta. Io vi vedo, sìsì proprio voi che mi chiedete consigli sull’alimentazione e poi mi dite che “i semi oleosi sono troppo grassi e preferite mangiarvi un pezzo di formaggio per integrare il calcio”. Io vi vedo anche se non vi dico niente.

Con queste due ricette (anche se una è un riciclo bello e buono 😉 ) partecipo al contest Felici e Curiosi, di Felicia e Ravanella.

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