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Polenta

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Ok, parliamo dal presupposto che non sono un’amante della polenta: la mono-consistenza e il sapore poco accattivante non mi hanno mai convinta. Ho scelto comunque di darle altre possibilità per convincermi.

Utilizzo sempre una mix integrale per polenta taragna (quindi mais e grano saraceno), va bene sia la precotta che quella a lunga cottura. Per aumentare la quota proteica aggiungo un 10% di farina di legumi, come ceci, lenticchie rosse, lupini o fagioli.

Il liquido di cottura può essere semplice acqua, un brodo vegetale oppure acqua di cottura di altre verdure. Di solito aggiungo il sale prima di aggiungere le farine e poi assaggio a fine cottura.

Per dare un po’ di sapore in più aggiungo degli scarti di verdura, cioè i gambi o le nervature di cavolo nero, verza, cavolo cappuccio, bucce di zucca. Prendo tutti gli scarti e li trito molto finemente con il coltello oppure in un frullatore potente. Questo è un metodo per utilizzare delle parti vegetali commestibili ma poco usate, nulla vita di usare verdure meno coriacee.

Il procedimento è molto semplice: metto a scaldare un litro d’acqua o brodo salati. Prima del bollore, a pioggia, aggiungo 25g di farina di legumi e 225g di mix per polenta taragna, mescolando molto bene con una frusta per togliere tutti i grumi. A questo punto aggiungo le verdure a pezzetti, mescolo bene e lascio cuocere coperto a fessura per un’ora, mescolando di tanto in tanto. Ovviamente si formerà una crosticina sul fondo, che verrà via facilmente con acqua e sapone.

Quando opto per una polenta a rapida cottura mi assicuro di avere le verdurine già cotte.

A fine cottura aggiungo olio oppure una crema di semi/frutta secca al 100%, lievito alimentare in scaglie, pepe nero ed eventualmente aggiusto di sale.

L’avanzo di polenta ancora calda viene versato in un ciotolino resistente al calore: una volta raffreddato può essere tagliato a quadrotti, piastrato ed essere mangiato come un crostino.

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