Risotto integrale agli Antociani

Risotto integrale agli Antociani
Io ogni tanto vado in fissa con qualcosa.
In sto periodo sono in fissa con il riso.
Io il riso lo mangio con qualunque cosa, anche solo lessato con olio, limone e zenzero (che per la prima volta ho raccolto sul mio balcone 🙂 ). Però ho trovato l’accompagnamento perfetto: cipolle e aglio.
Lo so che l’aglio fa molto bene crudo, però ho anche una vita sociale, che comprende anche persone che conosco poco o che comunque non scelgono l’aglio come stile di vita come faccio io.
E poi in inverno vado in fissa anche con il cavolo viola. Mi piace guardalo, mi piace tagliarlo, mi piace mangiarlo. Ma vogliamo parlare di quanto è bello all’interno?!
E quindi è sempre presente nel mio frigorifero.
La prima cosa che faccio di solito e togliere le foglie esterne, le piĂą fibrose, e le lesso in abbondante acqua salata.
Intanto trito mezza cipolla rossa e uno spicchio d’aglio, li faccio piccoli piccoli perché voglio che si sciolgano.
Li faccio stufare in un pentolino con un fondo fatto metà da olio e metà d’acqua. Una volta che aglio e cipolla sono ben appassiti aggiungo il riso integrale. Più o meno io metto una tazzina e mezza da caffè (ne escono fuori un paio di scodelline-ine-ine). Lo faccio tostare, ma deve tostare per bene a fiamma medio-alta e va mescolato in continuazione. Diventerà lucidino.
Salo e pepo, giro ancora e sfumo con del liquido: col vino rosso è superlativo, ma va bene anche l’acqua. Il riso integrale non rimane cremosissimo, però ha un sapore e una consistenza invidiabili, quindi io lo consiglio fortemente. E ora comincia la cottura: aggiungo l’acqua di cottura del cavolo, una mestolata alla volta, a fuoco bassissimo.
Lo so, l’acqua è blu (blu fighissimo tra l’altro) MA il riso diventa viola. La magia dei pigmenti (gli antociani) 🙂
L’acqua va aggiunta poco alla volta e va fatta assorbire prima di aggiungerne altra. Visto che il riso integrale ci mette eoni a cuocere io sbatto sopra alla pentola un coperchio, così il riso si cuoce un po’ a vapore un po’ per assorbimento. I tempi sono comunque lunghi, ma il risultato sarà meraviglioso e supersaporito 🙂 e intanto uno si può fare i fatti propri, mica bisogna stare a fissare il riso che gonfia.
Mentre il riso cuoce di solito preparo il burro.
Una versione facile facile: semi di sesamo tostati e polverizzati uniti a un cucchiaino di lievito alimentare, succo di limone e olio d’oliva. Il lievito alimentare abbinato al succo di limone secondo me ha un sapore che spacca.
Per una versione un po’ più strong invece frullo tre noci, una presa di semi di zucca tostati, due prese di semi di sesamo tostati, una presa di semi di canapa tostati, un cucchiaino di lievito alimentare, mezzo spicchio d’aglio. I semi non li tosto del tutto, li faccio solo scaldare in padella così da facilitare il compito al mio frullino. Si otterrà un composto farinoso, che lego con succo di limone e olio d’oliva, a piacere.
Una volta cotto il riso (c’è chi lo lascia più morbido “all’onda” ma a me piace asciutto) spengo il fuoco e manteco con il burro.
Io come cottura mi tengo un po’ indietro, spengo il fuoco e aggiungo ancora un po’ di liquido così che il riso se lo possa assorbire in pace. Poi aggiungo un cucchiaino di burro ed eventualmente aggiusto di sale e pepe.
Cucino spesso questo risottino e l’ultima volta ho usato un riso basmati e l’ho servito in una foglia di cavolo.
Con i risi raffinati i tempi di cottura si riducono moltissimo e i risotti vengono più cremosi. Però l’integrale ha il suo fascino visivo, olfattivo, gustativo e tattile oltre che nutrizionale 🙂
Con questa ricetta partecipo al contest Felici & Curiosi per la sezione salata 🙂
Dott.sa Cristina Mondello - Biologa Nutrizionista