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Pasticcini Fragolini

Pasticcini Fragolini

I miei dolci sono quasi sempre con pochi zuccheri aggiunti e impaccati di fibre. Questo non significa abusarne perché sono “light”, perché non lo sono. La quantità di fibra alimentare presente garantisce una sazietà precoce (ma è soggettivo) ed è un modo alternativo per consumare i legumi. Inoltre tutti i miei dolcetti sono squisiti, non mangio né propongo ricette che non mi piacciono.
Ovviamente il consumo di dessert “veri e propri” non è totalmente abolito, non dobbiamo seguire nessuna schiavitù, abbiamo la libertà di scegliere cosa mangiare; punto alla consapevolezza alimentare senza negazionismi, terrorismi, totalitarismi, privazioni, ché tanto aggravano solo i problemi.

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Orzotto con luppolo e zucchine

Orzotto con luppolo e zucchine

Dato che uno dei miei mantra è “VARIARE-VARIARE-VARIARE” e che avevo già proposto qui un risotto con le erbe selvatiche e le zucchine, ho voluto variare almeno il cereale!

Per quanto riguarda le erbe selvatiche:
– se non siete sicur* non raccogliete,
– se pensate di intossicarvi non raccogliete,
– se pensate che il luogo non sia idoneo per la raccolta non raccogliete,
– se pensate che la pianta sia protetta non raccogliete,
– se ciò che volete raccogliere si trova in una proprietà privata non raccogliete,
– se volete raccogliere ma ci sono solo pochi esemplari in quel luogo non raccogliete.

In questa ricetta ho usato i giovani getti di Humulus lupulus, in alternativa si possono mettere asparagi, pisellini freschi, fave fresche sbucciate, fagiolini. Ci sono sempre diverse alternative ad un ingrediente, quindi no panic.

Farinata di legumi

Farinata di legumi

Quando consiglio di aumentare le porzioni di legumi, la prima cosa che vi viene in mente è di preparare la farinata. Si tratta di un alimento a base di farina di ceci, olio e acqua tipico della Liguria, poi declinato e consumato un po’ ovunque.

Negli anni ho preparato la farinata in mille modi:
– si può sostituire la farina di ceci con quella di altri legumi (viene molto buona con quella di lenticchie rosse), oppure mescolarla a queste farine in diverse percentuali
– si può decidere se cuocerla in padella sul fornello oppure in forno
– si può decidere se prepararla bella sottile oppure alta e morbida (in questo caso consiglio la cottura in forno)
– si possono aggiungere tantissimi ingredienti, ad esempio olive, carote grattugiate crude o cotte, zucchine, agretti, asparagi cotti, spinaci, ortiche, etc etc
– si può sostituire, in parte o totalmente, l’acqua con estratti di verdura e/o sieri di kefir, rejuvelac o altre fermentazioni.

Piadine colorate

Piadine colorate

Chi mi conosce ormai sa quanto ami i colori del cibo, sia dal punto di vista chimico che della salute.
Ho deciso quindi di provare a colorare gli impasti dei miei panificati con verdure particolarmente pigmentate, prima fra tutti la barbabietola. In questo caso ho usato il succo, va bene sia quello comprato in bottiglie che l’estratto che fate a casa; in alternativa potete cuocere a vapore le barbabietole, frullarle ed usarle per impastare la farina.

Formaggio spalmabile di kefir

Formaggio spalmabile di kefir

Del mio amato kefir avevo già scritto qui, con consigli su come prepararlo e come utilizzarlo.

Per definirlo meglio, il kefir è una bevanda (sì, l’aspetto è liquido anche una volta fermentato) di origine Caucasica, si prepara con latte animale messo a fermentare con i grani di kefir, ed è caratterizzato da un gusto acido e dalla consistenza cremosa. Una volta pronto, viene filtrato recuperando i grani che potranno essere riutilizzati per una nuova produzione. Non si conosce la composizione precisa del kefir, in quanto dipende moltissimo dall’ambiente, dalla temperatura, dall’origine geografica ma anche dal substrato di fermentazione: infatti possono essere fermentati tutti i tipi di latti ma anche bevande vegetali, i risultati migliori li ho avuti con la bevanda di soia e quella di cocco. In generale comunque i grani contengono una miscela di microrganismi batterici e lieviti, che coesistono in una coltura simbionte, interagiscono e si riproducono a dare una bevanda dal gusto caratteristico: si riscontra infatti un pH acido, una bassa percentuale di alcol (inferiore al 2%) e la presenza di anidride carbonica. Sono i diversi i benefici sistemici evidenziati, sia per il contenuto in vitamine e minerali che per le proprietà attribuibili ai microrganismi vivi che si sviluppano durante la fermentazione.

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